Massaggio Plantare

16/09/15 03:11 - Dopo un aperitivo all’ottima Enoteca Isola di Via Paolo Sarpi, un tempio per gli amanti del buon vino, mi viene proposto di terminare la serata con un’esperenza per me completamente nuova: un massaggio plantare.

Accetto con entusiasmo e ci dirigiamo in questo centro, in piena chinatown.

Il centro, che ha un aspetto veramente “cinese”, ha due lettini per i massaggi Tuina e 4 sedie per il massaggio plantare.

Vista l’ora, siamo gli unici avventori. Veniamo accolti da due uomini (uno è il titolare) e una donna, che ci fanno accomodare sulle poltrone, ci fanno mettere i piedi a mollo in acqua calda, aceto e sale e, in attesa che i piedi si ammorbidiscano, ci fanno girare di schiena e ci praticano qualche minuto di un piacevole massaggio decontratturante al collo e alle spalle.

Poi ci accomdiamo ed inizia il trattamento dei piedi, usando le dita, le nocche e tutte le mani. Un trattamento energico (la massaggiatrice mi ha richiesto più volte se fossi soddisfatto dell’intensità) rivolto prima ad un piede e poi all’altro, che mi ha fatto toccare il cielo con un dito (del piede!).

Dulcis in fundo, al termine del massaggio si sono procurati delle coppette di vetro e un accendino e ci hanno fatto una coppettazione delle piante del piede, una sensazione deliziosa!
Pagato l’obolo davvero economico, e uscito con la sensazione che il selciato fosse diventato di gommapiuma, con il pensiero di quanto noi occidentali siamo ignoranti rispetto alla millenaria cultura cinese e di cosa mi sono perso fino ad oggi! Da rifare assolutamente!

Buoni Massaggi
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