Cara Serena,
Per una volta non sono d'accordo con le tue affermazioni. Io sono cresciuto con un padre assente ed una madre ottima psicologa con tutti i miei amici, le mie cugine salvo che con me. E questo mi ha portato a cercare sempre quell'affetto che non trovavo in casa, a cercarlo ad ogni costo. Anche a costo di accettare tutto da ragazzi più grandi di me purché mi permettessero di giocare con loro (non so se capisci cosa intendo per "tutto").

E questo bisogno patologico d'affetto ha marcato tutta la mia vita. Sono sempre stato alla ricerca di una donna che mi desse quell'amore che mia madre non mi ha dato, di quel contatto fisico (non solo sessuale) che non ho mai avuto. Mi sono sempre innamorato di ogni donna che mi mostrasse un minimo di attenzione.

Anche oggi, a quasi 70 anni sono alla ricerca continua di questo affetto, anche effimero e sono pronto a donare tutto me stesso a chi me lo offre. Sono tutto il contrario dell'uomo che tu descrivi. E forse mi farebbe bene essere un po' come dici tu.

Si Serena, tutti abbiamo bisogno di coccole, di un bacio, di un abbraccio, di un momento di tenerezza. Per questo tutti  noi ai quali queste cose sono state negate abbiamo bisogno di voi. Anche se sappiamo che spesso per voi é solo un lavoro come un altro.

Ti faccio tante coccole fanciulla da nome stupendo.

Cicciolino

Ciao Serena, da piccolo ho ricevuto poco contatto fisico da parte dei miei genitori, con una mamma sempre presa col lavoro e convinta che le coccole potessero viziarmi, un papà che mi picchiava senza farsi troppi problemi (non era un mostro ma le punizioni fisiche facevano parte della sua cultura) ed un fratello più grande di me di 8 anni, il quale non mi voleva con sé quando stava con i suoi amici, perché, ovviamente, ero troppo piccolo per stare con loro. Ciò di cui ho più bisogno, ora che ho 36 anni, sono proprio le coccole. Sto cercando, con 20 anni di ritardo, di recuperare un po' di tempo, intimità e contatto fisico, con operatrici giovani, per provare ad "assaggiare" ciò che avrei potuto vivere durante l'adolescenza, se avessi avuto una o più fidanzatine. Come scrive il collega, più che il sesso, mi piace fare e ricevere le coccoline. Poi, durante l'incontro, se si crea la giusta atmosfera, penso pure al sesso, ma quello viene quasi sempre dopo il bisogno di coccole. La conoscenza reciproca è importante, non riuscirei a godermi le coccole con una nuova operatrice. Purtroppo, come dice una mia conoscente, le coccole a pagamento sono briciole rispetto al calore, al coinvolgimento ed a tutta la "vita" che è possibile creare e vivere con una persona che desideri sinceramente stare con noi e che non lo faccia per lavoro. Ci sto lavorando.... vediamo. Buon fine settimana a tutti voi

Motaro

Buon giorno a te Serena ,le coccole hanno molteplici sfumature nella loro complessità, il primo presupposto a mio parere è la capacità di lasciarsi andare ,di sentirsi nudi e indifesi,ma allo stesso tempo al sicuroGrazie per donarci sempre questa parte intima e più nuda della tua persona.

Cara Serena, offri spunti interessanti nella tua riflessione. Il bisogno "di coccole", come tu lo chiami ha radici profonde. La psicanalisi ascrive la sfera dell'affettività come pulsione dello  stato fetale (Freud, Jung) o più recentenmente  a quello della "nostalgia del primo oggetto d'amore" (Lacan) La psicologia più avanzata (quella comportametalista)agli  aspetti psico sociali e familiari. Che si trattasse comunque di una pulsione classificabile come "mancanza di" e quindi  del bisogno di recuperare ciò che si è perduto o si è avuto soltanto nell'ambiente amniotico e quindi nello stato preconscio è indubitabile. Ciò vale anche per il dare carezze oltre che riceverle Anche la donna è spinta in un certo senso verso il ritrovamento dell’oggetto perduto, del tratto paterno. (cit.Ulivi). "Questa ricerca è però difficilmente separabile dalla domanda d’amore. La donna è libera dalla schiavitù del fallo. Cosa che da una parte dà una possibilità supplementare al suo godimento, esponendolo all’infinito, sganciandolo dalla tirannia del pezzo. Dall’altra espone però ad una certa fragilità identitaria, che la porta a cercare conferme del suo essere nel desiderio dell’Altro. Ecco che la domanda d’amore ha per lei la funzione di argine rispetto alla propria mancanza"
Come vedi, cara Serena, è argomento affascinante quello delle "coccole". Senza contare gli aspetti che attengono al senso di solitudine, alla sublimazione dell'istinto sessuale, al desiderio di scambio e relazione. Alla curiosità, infine, dell'incontro  in quanto tale scandito dal consumo dell'istante come di  qualcosa di intimo e inconfessabile per il gesto in sè.
A

Essenzialmente cosa si richiede, coccole vere o simulate?sincere o di circostanza?io cerco sempre l'intenzione di far stare bene la persona,far sentire vicinanza e calore.
La questione non è il passato pregresso né l'impostazione culturale o la capacità di ricevere  affetto:è la carezza,la parola in +,gli abbracci e la sistematica presenza di una persona .Bisogna esserci ,sempre. Anche una telefonata al giorno rende felice ...