Scrivi un commento ChiudiCome liberarsi dal Superfluo e Vivere FeliciRacconti - 11/03/16 - Autore: Aishee 0 : 5641 Visto che in tanti di quelli che mi conoscono ultimamente mi fanno la stessa domanda "Aishee ma sei tornata più felice,ancora più sorridente,ti vedo come un ragge di Sole,cosa hai combinato in tutto 'sto tempo che eri sparita..." ho deciso di svelarvi un mio segreto.Avendo una vita abbastanza movimentata,prima cercavo di fare tutto subito senza pensarci,importante era farlo nella maniera più buona e veloce,in tal modo che gli obbiettivi venivo raggiunti con la strada più breve,ma mi sono stancata,iniziavo piano piano a perdermi,la forza,la pazienza,sempre meno li avevo,allora x paura di non crollare e ripartire poi da 0 continuavo a mettere via,pensieri,cose,persone,facevo un tutto insieme...che gran' cazzata... Come al solito,ad ogni uno di noi capita quel giorno di illuminazione,in cui devi decidere se arrenderti e buttare tutto all'aria oppure con calma dare un occhiata e riprendere con calma la situazione in mano.Sicome sono molto istintiva e non ho mezze misure,mi sono sgomberata,lo so ora qcno si farà la risata,a me piace dirlo così MI SONO SGOMBERATA...eccomi,gettando quando c'è d'ingombrante,inutile o addirittura dannoso attorno a me,sono riuscita anche a eliminare le influenze negative,liberando il mio potenziale energetico.Montagne di oggetti inutili in garage e nello sgabuzzino,pile di fogli sulla scrivania,intere schermate di e-mail senza risposta,abiti che ormai non indossavo più,sono tutte cose che mi trasmettevano un senso di soffocamento e che contribuivano a far stagnare la mia energia.Avevo letto x caso,ma siccome io non ci credo nella casualità,un articolo di autodifesa mentale,ricco di indicazioni pratiche,contro le conseguenze negative dell'accumulo di oggetti inutili. Come liberarsi dal superfluo e vivere felici ti aiuta a lasciare il passato è tutto ciò che ti "tira indietro" per creare finalmente i presupposti per nuove energie,nuove opportunità,una chiara visione della vita e delle mie relazioni.Ho capito che "fare spazio" all'esterno permette di farlo anche all'interno!Ma attenzione,non si tratta di fare semplicemente " le pulizie di primavera".Ricordati questo: 1. Tu sei sacro le tue cose no 2. Le cose superflue ci fanno assumere false identità 3. Il superfluo ci tiene ancorati al passato 4. Le cose superflue rappresentano la paura di cambiare 5. Accumulare cose superflue e una dipendenza 6.Liberarsi dal superfluo per fare spazio alla chiarezza 7. Il disordine interiore crea disordine esteriore Ora sembra che io abbia iniziata una nuova vita,persino le persone che conoscevo da prima li vedo con altri occhi.Sembra strano oppure io sembrerò una pazza,ma nel mio caso fare pulizie generali nella vita a funzionato.Se prima c'era qcno che mi importunava di messaggi o chiamate,sembra che ora sia sparito,x fortuna ha trovato qcsa altro di meglio da fare (mi sento libera)...ora il tempo sembra infinito x tutto,ne ho abbastanza da fare col calma e x bene ogni cosa,sono felice,molto felice...Continuo studiare,ogni tanto lavoro,ed ho anche una vita sociale migliore al di là di tutto...Che dire,penso il mio racconto vi possa dare un input in caso in cui qcno di voi sta attraversando un periodo difficile che non ne esce a capo come era successo a me...BUONA ASCENSIONE A TUTTI...VI VOGLIO BENE Commenti deltaplano 0 1 014/03/16 09:43Credo che il genere umano sia potenzialmente portato a non gettare via nulla, e per ogni cosa accumulata abbiamo ovviamente una spiegazione, "può sempre ritornare utile, quando posso l'aggiusto, mi ricorda quel momento o quella persona, se dimagrisco mi sta ancora bene, quando ho tempo faccio ordine, ecc. ecc.". Il risultato è quello di conservare all'infinito di tutto e di più, se abitiamo in 70 mq occupiamo 70 mq, se abitiamo in 200 mq, occupiamo 200 mq. Così come per le cose, lo stesso facciamo con tutto ciò che ha fatto parte della nostra vita, ricordi, pensieri, persone. Ogni "cosa", materiale o immateriale porta con se una storia, spesso, anzi sempre, anche una emozione. Ma il presupposto dentro al quale si muove il tuo articolo sta nell'individuare ciò che si può definire "superfluo". Definire qualcosa superfluo presuppone aver fatto una selezione, presuppone aver preso coscienza di se stessi, della propria dimensione, ed aver deciso che una parte di tutto ciò che da anni ci portiamo sulle spalle è solo un'inutile zavorra, quella zavorra materiale o immateriale che giorno dopo giorno ci portiamo sulle spalle. Nel momento in cui ne abbiamo la piena consapevolezza, liberiamo quella parte di energia da destinare ad un nuovo inizio. 1 0 - PM 0 rispostePM - Rispondismcg 50 1 114/03/16 10:11non sarebbe male definire il superfluo.... perché per alcuni quello che è superfluo per te potrebbe essere diversamente utile.... ma qui credo si aprirebbe un dibattito senza fine.. comunque sia, sono contento per aishe, se la cosa per lei abbia funzionato... ciauuuu 1 1 - PM 0 rispostePM - RispondiSTARTRECK 31 4 015/03/16 05:09Ã? da parecchio tempo che si sente parlare di decluttering (il liberarsi del superfluo e dellâ??inutile) sotto vari profili (ecosostenibilità , metodi e tecniche per farlo, ecc.). In linea di massima si sottolinea sempre lâ??effetto di â??rinnovamentoâ?? sullo spirito di chi riesce a riappropriarsi dei propri spazi sia fisici che immateriali. Ã? una predisposizione, o, meglio, un presupposto al cambiamento; un modo di fare ordine nella propria vita mettendo in ordine le cose che ci circondano. Non è necessario dare una definizione al â??superfluoâ?? (o, al contrario, al â??necessarioâ??) perché sarà sufficiente prendere in mano i singoli oggetti per soppesarli e valutarli (qui intervengono le tecniche, ad esempio i 4 scatoloni) e decidere se mantenerli o meno. Il gesto in sé recupera lo spazio materiale, la valutazione recupera quello spirituale. Il concetto è bello e funziona per una reale semplificazione della vita, però â?¦ â?¦ chi non ha mai cercato quel determinato pezzo di carta, che prendeva polvere da molto tempo, per rendersi conto con orrore di averlo buttato? Qualcosa che non serve per anni, di cui non si avverte la necessità per un tempo immemorabile, allâ??improvviso acquista unâ??importanza fondamentale. Nonostante io mi reputi un inguaribile ottimista, in questo contesto mi classifico tra â??gli accumulatoriâ?? perché câ??è sempre la Legge di Murphy in agguato: non solo ogni cosa si espande fino ad occupare tutto lo spazio a disposizione (e anche di più nel corollario), ma ogni cosa non serve fino al giorno dopo averla buttata via. E mi è già successo diverse volte. Non è pessimismo, è semplice realismo. 4 0 - PM 0 rispostePM - Rispondievamassagi 0 3 015/03/16 08:40cara Aishee anche io te vorrei raccontare il mio viaggio verso la felicità .... scoprire la filosofia tantrica ha cambiato la mia vita per completo ... mi ha dato tante risposta e mi ha fato una donna più ironica ... più libera ... più comprensiva ..... più felice ... più ... ecc con la scoperta del tantra o scoperto la scoperta da me stesa .... ho imparato ad ascoltarmi .... ha capirmi .... a coccolarmi ..... ha rispettarmi ... ecc in questo mio camino ho capito che non sono gli oggetti a essere superfui ... ma le persone ... e ho imparato a fare pulizia ..... pensando che non me ne frega niente de lo che le persone pensano da me ma quello che io penso da me .... io sonno quella che so di essere e non quello che le persone pensano che sono .... che bisogna fare distinzione fra le persona che contano e quella che non contano per me ...... cercare di fare meno le cose per compromesso e più per piacere ..... cercare di passare più tempo con le persone amate e meno con chi non mi piace ...... di non fare niente che non voglio fare solo per che altre lo fanno ..... i de fare quello che mi va di fare anche se gli altri lo giudicano ... rispettarmi , amarmi, coccolarmi ... ascoltarmi ecc ho capito che solo quando sono in armonia .... con tutta me stesa .... sono veramente felice e fascio felici a chi amo e mi e caro ...... per me non sono gli oggeti o le cosa materiale a farmi felice o infelice e la serenità con me stessa che mi rende felice ...... 3 0 - PM 0 rispostePM - RispondiAishee 0 3 015/03/16 20:32Leggendo i vostri commenti,avete appreso soltanto il lato materiale del discorso x che l'ho puntato è vero,ad un certo punto parlo( poco,è vero) anche delle persone...siccome non volevo sia un racconto tipo sfuogo personale,allora l'ho elaborato sinceramente un po'...ma cmq sia,dai tutti 2 lati sia materiali che sentimentali,una volta che mi sono sgomberata,e non sto più ad accettare e accogliere tutto e tutti,STO FELICEMENTE E TREMENDAMENTE DA DIO...con me ha funzionato credetemi,mi sento un altra persona,sono rinata 3 0 - PM 0 rispostePM - RispondiBilbo66 49 1 006/04/16 16:03Curioso. L'articolo di Aishee mi fa riflettere. Io sono poco legato alle cose materiali, casa, macchina, vestiti, oggetti, e butto tantissimo. Le cose le uso. Punto. Credo ci siano persone che hanno bisogno di riempire la loro cuccia di cose famigliari, e persone che hanno bisogno di innovare e rinnovarsi e sentono le cose come un ostacolo, una costrizione, come la pelle vecchia di un serpente. Se penso alle persone, alle cose che mi succedono nella vita, io sono un positivo, un cultore del bicchiere mezzo pieno che tende a portarsi dietro il bello delle esperienze, lasciando scivolare il brutto dietro di me (credo si percepisca dai miei commenti). Mi fermo poco e poco mi lego, nonostante viva con intensità e passione i rapporti. Che questo descriva una tipologia umana? Che lo scritto di Aishee si porti dietro, o dentro, qualcosa di profondo e insondabile? 1 0 - PM 0 rispostePM - Rispondibrucewayne 27 1 024/05/16 03:36Leggendo le parole di Aishee, sono perfettamente d'accordo perchè prima di partire all'estero per tre settimane, ho avuto i problemi di salute e qualche crisi personale, e dopo me ne sono andato via da qui, e rimasto li per tre settimane. Ho riflettuto molto, grazie questo articolo, e capivo su cosa sbagliavo. Ammettevo i miei errori, e l ho corrette. Poi sono tornato qui, e sono tornato meglio di prima e mi sento soddisfatto. Sono d'accordo con ogni parole di Aishee, la vita non è mai facile, perchè la psicologia può rendere la vulnerabilità sulle emozioni, su fisico e su altre cose. Grazie Aishee che aveva scritto questo articolo molto utile. Spero un giorno riuscirò vederla al vivo. 1 0 - PM 0 rispostePM - Rispondievamassagi 0 4 008/06/16 09:12io credo che le cose materiale non sia il problema .... il problema è quando le cose se regalano senza che se capisca il costo .... ultimamente si parla dei emigrate che arrivano in europa dopo passare a volta anche anni ... anni di sofrimento stremo .... di prepotenze .... con la sete ... la fame .... la tristezza lasciare o perdere a le persone amate .... metendo in gioco la vita stessa ... per un futuro megliore se ti rope il cuore .... ma quando gli da de mangiare , le vesti , le da da vere ... da dormire ..... le proporcione dentro de lo posivile un posto decente dove vengono respetata la dignita umana ... e poi senti che se imbriagano che rompen i centri de acogliezza che si lamenato del cibo e che voleno internet .... tu ti chiedi .... ma come si può ???' 4 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi Scrivi un commento ALTRI ARTICOLI CHE TI POTREBBERO INTERESSARERacconti - 12/12/19 Prima di tutto: Il rispetto! 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deltaplano 0 1 014/03/16 09:43Credo che il genere umano sia potenzialmente portato a non gettare via nulla, e per ogni cosa accumulata abbiamo ovviamente una spiegazione, "può sempre ritornare utile, quando posso l'aggiusto, mi ricorda quel momento o quella persona, se dimagrisco mi sta ancora bene, quando ho tempo faccio ordine, ecc. ecc.". Il risultato è quello di conservare all'infinito di tutto e di più, se abitiamo in 70 mq occupiamo 70 mq, se abitiamo in 200 mq, occupiamo 200 mq. Così come per le cose, lo stesso facciamo con tutto ciò che ha fatto parte della nostra vita, ricordi, pensieri, persone. Ogni "cosa", materiale o immateriale porta con se una storia, spesso, anzi sempre, anche una emozione. Ma il presupposto dentro al quale si muove il tuo articolo sta nell'individuare ciò che si può definire "superfluo". Definire qualcosa superfluo presuppone aver fatto una selezione, presuppone aver preso coscienza di se stessi, della propria dimensione, ed aver deciso che una parte di tutto ciò che da anni ci portiamo sulle spalle è solo un'inutile zavorra, quella zavorra materiale o immateriale che giorno dopo giorno ci portiamo sulle spalle. Nel momento in cui ne abbiamo la piena consapevolezza, liberiamo quella parte di energia da destinare ad un nuovo inizio. 1 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi
smcg 50 1 114/03/16 10:11non sarebbe male definire il superfluo.... perché per alcuni quello che è superfluo per te potrebbe essere diversamente utile.... ma qui credo si aprirebbe un dibattito senza fine.. comunque sia, sono contento per aishe, se la cosa per lei abbia funzionato... ciauuuu 1 1 - PM 0 rispostePM - Rispondi
STARTRECK 31 4 015/03/16 05:09Ã? da parecchio tempo che si sente parlare di decluttering (il liberarsi del superfluo e dellâ??inutile) sotto vari profili (ecosostenibilità , metodi e tecniche per farlo, ecc.). In linea di massima si sottolinea sempre lâ??effetto di â??rinnovamentoâ?? sullo spirito di chi riesce a riappropriarsi dei propri spazi sia fisici che immateriali. Ã? una predisposizione, o, meglio, un presupposto al cambiamento; un modo di fare ordine nella propria vita mettendo in ordine le cose che ci circondano. Non è necessario dare una definizione al â??superfluoâ?? (o, al contrario, al â??necessarioâ??) perché sarà sufficiente prendere in mano i singoli oggetti per soppesarli e valutarli (qui intervengono le tecniche, ad esempio i 4 scatoloni) e decidere se mantenerli o meno. Il gesto in sé recupera lo spazio materiale, la valutazione recupera quello spirituale. Il concetto è bello e funziona per una reale semplificazione della vita, però â?¦ â?¦ chi non ha mai cercato quel determinato pezzo di carta, che prendeva polvere da molto tempo, per rendersi conto con orrore di averlo buttato? Qualcosa che non serve per anni, di cui non si avverte la necessità per un tempo immemorabile, allâ??improvviso acquista unâ??importanza fondamentale. Nonostante io mi reputi un inguaribile ottimista, in questo contesto mi classifico tra â??gli accumulatoriâ?? perché câ??è sempre la Legge di Murphy in agguato: non solo ogni cosa si espande fino ad occupare tutto lo spazio a disposizione (e anche di più nel corollario), ma ogni cosa non serve fino al giorno dopo averla buttata via. E mi è già successo diverse volte. Non è pessimismo, è semplice realismo. 4 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi
evamassagi 0 3 015/03/16 08:40cara Aishee anche io te vorrei raccontare il mio viaggio verso la felicità .... scoprire la filosofia tantrica ha cambiato la mia vita per completo ... mi ha dato tante risposta e mi ha fato una donna più ironica ... più libera ... più comprensiva ..... più felice ... più ... ecc con la scoperta del tantra o scoperto la scoperta da me stesa .... ho imparato ad ascoltarmi .... ha capirmi .... a coccolarmi ..... ha rispettarmi ... ecc in questo mio camino ho capito che non sono gli oggetti a essere superfui ... ma le persone ... e ho imparato a fare pulizia ..... pensando che non me ne frega niente de lo che le persone pensano da me ma quello che io penso da me .... io sonno quella che so di essere e non quello che le persone pensano che sono .... che bisogna fare distinzione fra le persona che contano e quella che non contano per me ...... cercare di fare meno le cose per compromesso e più per piacere ..... cercare di passare più tempo con le persone amate e meno con chi non mi piace ...... di non fare niente che non voglio fare solo per che altre lo fanno ..... i de fare quello che mi va di fare anche se gli altri lo giudicano ... rispettarmi , amarmi, coccolarmi ... ascoltarmi ecc ho capito che solo quando sono in armonia .... con tutta me stesa .... sono veramente felice e fascio felici a chi amo e mi e caro ...... per me non sono gli oggeti o le cosa materiale a farmi felice o infelice e la serenità con me stessa che mi rende felice ...... 3 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi
Aishee 0 3 015/03/16 20:32Leggendo i vostri commenti,avete appreso soltanto il lato materiale del discorso x che l'ho puntato è vero,ad un certo punto parlo( poco,è vero) anche delle persone...siccome non volevo sia un racconto tipo sfuogo personale,allora l'ho elaborato sinceramente un po'...ma cmq sia,dai tutti 2 lati sia materiali che sentimentali,una volta che mi sono sgomberata,e non sto più ad accettare e accogliere tutto e tutti,STO FELICEMENTE E TREMENDAMENTE DA DIO...con me ha funzionato credetemi,mi sento un altra persona,sono rinata 3 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi
Bilbo66 49 1 006/04/16 16:03Curioso. L'articolo di Aishee mi fa riflettere. Io sono poco legato alle cose materiali, casa, macchina, vestiti, oggetti, e butto tantissimo. Le cose le uso. Punto. Credo ci siano persone che hanno bisogno di riempire la loro cuccia di cose famigliari, e persone che hanno bisogno di innovare e rinnovarsi e sentono le cose come un ostacolo, una costrizione, come la pelle vecchia di un serpente. Se penso alle persone, alle cose che mi succedono nella vita, io sono un positivo, un cultore del bicchiere mezzo pieno che tende a portarsi dietro il bello delle esperienze, lasciando scivolare il brutto dietro di me (credo si percepisca dai miei commenti). Mi fermo poco e poco mi lego, nonostante viva con intensità e passione i rapporti. Che questo descriva una tipologia umana? Che lo scritto di Aishee si porti dietro, o dentro, qualcosa di profondo e insondabile? 1 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi
brucewayne 27 1 024/05/16 03:36Leggendo le parole di Aishee, sono perfettamente d'accordo perchè prima di partire all'estero per tre settimane, ho avuto i problemi di salute e qualche crisi personale, e dopo me ne sono andato via da qui, e rimasto li per tre settimane. Ho riflettuto molto, grazie questo articolo, e capivo su cosa sbagliavo. Ammettevo i miei errori, e l ho corrette. Poi sono tornato qui, e sono tornato meglio di prima e mi sento soddisfatto. Sono d'accordo con ogni parole di Aishee, la vita non è mai facile, perchè la psicologia può rendere la vulnerabilità sulle emozioni, su fisico e su altre cose. Grazie Aishee che aveva scritto questo articolo molto utile. Spero un giorno riuscirò vederla al vivo. 1 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi
evamassagi 0 4 008/06/16 09:12io credo che le cose materiale non sia il problema .... il problema è quando le cose se regalano senza che se capisca il costo .... ultimamente si parla dei emigrate che arrivano in europa dopo passare a volta anche anni ... anni di sofrimento stremo .... di prepotenze .... con la sete ... la fame .... la tristezza lasciare o perdere a le persone amate .... metendo in gioco la vita stessa ... per un futuro megliore se ti rope il cuore .... ma quando gli da de mangiare , le vesti , le da da vere ... da dormire ..... le proporcione dentro de lo posivile un posto decente dove vengono respetata la dignita umana ... e poi senti che se imbriagano che rompen i centri de acogliezza che si lamenato del cibo e che voleno internet .... tu ti chiedi .... ma come si può ???' 4 0 - PM 0 rispostePM - Rispondi
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