Privati della nostra libertà di movimento. Intristiti dalla mancanza di relazioni umane oltre a quelle delle quattro mura di casa e non ultimo privati delle amorevoli cure massaggifere delle meravigliose fanciulle di Mam. Privati insomma. Certo di fronte alle sofferenze di malati e di familiari che hanno perso gli affetti più cari, queste privazioni sembrano assurde ma la nostra vita di tutti i giorni ha bisogno anche di piccole gioie, quelle che ora diventano sempre più rare. Prima o poi questo lockdown finirà ma la nostra vità dovrà essere modificata. Per esempio indossando una mascherina ed evitanto i luoghi affollati. Una prospettiva cupa se si pensa al passato di soli due mesi fa. Di fronte a scenari tutt'altro che incoraggianti ci sono cose che ancora ci stupiscono. L'avete letta l'ultima notizia in merito alla prossima stagione turistica (se mai ci sarà) ? Eccola :
"Ombrelloni in box di Plexiglass, sarà questa la spiaggia dell'estate della pandemia da Coronavirus ? 
Box trasparenti con divisori in Plexiglass di 4,5 metri per lato con un ingresso di un metro e mezzo di ampiezza. E' questa la soluzione proposta da un'azienda modenese per rispondere alla domanda: come sarà la vita al mare nell'estate della pandemia da Coronavirus e delle misure di distanza sociale ? " 
Naturalmente in Romagna hanno subito respinto l'assurda proposta ma ci pensate a come sarebbe la classica spiaggia con ombrelloni con i bagnanti inscatolati in gabbie di plastica soffocati dal caldo. E magari costretti a prenotare l'ora del bagno con in mano un ticket numerato come quello del banco affettati di un supermercato ?  Meglio il balcone di casa.  O no ?