;Ancora una volta, Serena, hai detto una grande verità.
Purtroppo l'attitudine di questi tuoi clienti riflette la mentalità dell'epoca: il volere tutto e subito.Non c'è più il gusto della conquista.
Io ricordo le feste della mia gioventù, quando si ballavano i lenti e piano piano stringevo la ragazza chiedendomi se "ci sarebbe stata". E che emozione quando lei appoggiava la testa sulla mia spalla! E poi provavo a baciarla, e nuova emozione.

Oggi purtroppo si vorrebbe avvicinare la ragazza, due parole e via!
No grazie, io preferisco ancora il gusto della seduzione, chiedermi se vi piacerò', se mi piacerete, se tra noi ci sarà quell'attrazione che fa la bellezza del rapporto.

E se si vuole tutto e subito ci sono in commercio delle bellissime bambole gonfiabili.

Complimenti cara Serena, bel articolo...quello che scrivi è assolutamente vero.. sono ormai  anni che viaggio in questo mondo di  massaggi dove ho avuto il piacere di incontrare tante belle fanciulle, molte di loro mi hanno deliziato con i loro massaggi , con le loro attenzioni ,con le loro coccole e come sempre dopo ogni incontro finito bene seguiva una recensione, ricordo bene anche il nostro incontro avvenuto molti anni fà . Quando inizio i miei viaggi non chiedo mai cosa potrebbe succedere dopo ,preferisco scoprirlo da me...mi godo il massaggio in ogni suo movimento, la musica giusta aiuta molto emotivamente, candele profumi creano la situazione giusta per aiutare  a rilassare la mente  , se c'è uno specchio ancora meglio, ti da modo di vedere tutti i movimenti  ... in quel frangente pensi a quanto sei fortunato di essere li ad essere massaggiato da una dolce fanciulla, sentire le sue mani che scivolano sul mio corpo e piacevole, vedere e sentire il suo corpo che scivola su di me mi manda in extasi, potrei provare ad immaginare il seguito ma non lo faccio mai ... mi godo ogni minuto di quel massaggio e attendo il momento del girare dove ci sarà un finale che non sempre è scontato, ogni volta può essere diverso dall'altro... e come diceva il nostro caro Rocco S. L'attesa e nemica del piacere...ma potrei dire che se c'è stato il piacere allora ne è valsa l'attesa...un abbraccio e un dolce bacio cara Serena ...con affetto Pegaso

Ciao Serena ,sono molto in sintonia con quello che hai scritto ,come recitava una pubblicità "l'attesa del piacere è il vero piacere". Paragono un massaggio con voi una mangiata di un piatto di risotto giallo allo zafferano.....prima il calore ,poi il profumo del piatto e poi lenti assaggi partendo dal bordo senza fretta masticando bene fino a saziare senza fretta il nostro corpo appagato da questo magico mix di percorso
 Ciao a presto....

Solo "quell'attesa" in sè genera un piacere................brrrrrrrrrrrrrrrrr

il dopo è una eventuale e naturale conseguenza !

Buongiorno Serena e Buongiorno a Tutti. Come non condividere questo pensiero scritto, al 100%. E' da condividere perchè haime rispecchia molta verità, quella verità che Tu incontri con i tuoi clienti e quella verità che spesso si incrocia con le informazioni che inevitabilmente ci si trasmette. Tutto vero quindi e personalmente condivido sia l'approccio che lo scopo del massaggio emozionale.
C'è purtroppo un però, e forse vado fuori argomento nel citarlo, che riguarda questa questione. Il però è riferito alle Masseuse Emozionali che per pigrizia o convenienza spingono anche Loro sul "dopo" e non sulla prima parte massaggifera. Sono tante o poche ma ci sono anche Loro.
Grazie ancora Serena per l'ottima riflessione che ci regali ancora una volta.
Ciao a Tutti

Ed ecco l'articolo di Serena.
Sempre mirati, sempre intelligenti, mai mediocri.
Purtroppo il concetto di attesa, di conquista si è perso non solo in ambito emozionale, ma anche nel quotidiano. I ritmi sempre più veloci impongono l'ottenimento immediato o quasi di qualunque cosa. Il concetto di "fast" ormai si applica o si pretende, si applichi a tutto quello che ci circonda.

parte II.
scusate m'è scappato l'invio...
Dicevo: il concetto di Fast si applica a tutto ciò che ci circonda. Il lavoro, le uscite, le pause pranzo, le vene, i rapporti interpersonali.
Ovviamente questo  si applica anche ai massaggi. Per esempio, una volta, il concetto della mezzora nei massaggi era pressoché inconcepibile. Ora probabilmente, come faceva notare Serena, il massaggiato non si gusta più il massaggio per POI avere o sperare o conquistare il famoso ed agognato intrigo.
Ora il massaggio è quasi una inevitabile attesa o una scusa per ottenere una diversa soddisfazione. Siamo diventati tutti un un "massaggiato imbruttito" (non me ne vogliate, se ci metto tutti per comodità, me compreso). Se da una parte il massaggiato dice "pago = pretendo", dall'altro lato la massaggiatrice non si tira indietro (anche qui generalizzo per comodità, non vogliatemene). Si è persa l'idea di attesa? Si. La prima volta da una massaggiatrice era, e dovrebbe essere, in primis la scoperta del massaggio ( è brava? massaggia bene? mi piace come persona fisica e come persona?), poi l'intrigo (che intrigo era davvero) e, davvero dulcis in fundo, "CI siamo trovati bene entrambi?". La domanda che appena uscito mi ponevo io era:"cosa mi ha dato in termini di emozione che può convincermi a tornare?" E la risposta o le risposte erano molteplici; e variano  per ognuno di noi oggi come allora.
Da molte massaggiatrici sono tornato, da altre no. Con Alcune poi si è sviluppato un ottimo rapporto cliente-massaggiatrice, con poche altre si è andato oltre il normale rapporto sopra citato (siamo TUTTI esseri umani) pur rispettando le rispettive sfere private. Tutto stà nel saper - poter costruire un rapporto. E questo DEVE venire col tempo, e di quì l'attesa, possiamo dire "la conquista" dell'altra persona. A quale altro ambito della nostra vita chiediamo tanto in così poco tempo, pur con i ritmi attuali?  Pretendere tutto e subito sopratutto nell'ambito del massaggio erotico o sensuale o come vogliamo chiamarlo può anche avere senso se dall'altra parte, quello delle massaggiatrici per intenderci, c'è l'esplicita volontà di offrire determinati servizi, ma per conto mio, un approccio graduale al piacere resta comunque un bonus, un qualcosa che dovrebbe esserci. Da entrambe le parti in causa, mi sento di precisare.
Se qualcuno cerca quello, ok. Se qualcuno offre quello, ok.
Se invece cerchiamo non un momento di appagamento veloce, rapido, "fast", allora godiamoci la nostra oretta (o mezzoretta, chi sono io per giudicare?) di (spero) massaggio e poi vediamo cosa succede... Potremo sempre tornare o non tornare, sperare o non sperare, accontentarci o no.
Il tempo è galantuomo, diveva mia nonna. cerchiamo di esserlo anche noi, uomini e donne, sopratutto con noi stessi
Spero di non essermi dilungato troppo.
Au revoir

….. tranne ritrovarti dopo una , magari anche lunga , attesa con una delusione , più o meno bruciante . Naturalmente non mi riferisco all’autrice che non conosco . Ma come tutti i “colleghi” di sane idee e principi , ne abbiamo conosciute di mani e teste poco o molto poco gratificanti ! Il massaggio è un’arte , ma le emozioni, in generale, e ancora di più questo genere,  non si possono articolare ne comandare. Si deve essere semplicemente portate a generarle:  e senza eros, senza la necessaria dose di sensualità e femminilità, è letteralmente impossibile riuscirci.  Serve quella capacità di aprirsi sensualmente e donarsi amorevolmente, che è esclusiva di poche - intelligenti e sensibili abbastanza -  le quali devono anche mantenere un indispensabile equilibrio in tale comportamento e manifestazioni, trattandosi di questo contesto particolare ! impossibile, per molte , possibile per poche! 

Non è il principio del piacere, in questo caso e' la durata dell'attesa che vanifica o valorizza l'intero trattamento. Molte volte non è il dubbio su come finirà l'incontro a rendere piacevole il massaggio ma un'attesa consapevole e goduta:consapevole perché con una ragazza che già si conosce in precedenza esiste un +ampio spazio di improvvisazione 3+confidenza;un maggior godimento, quindi, dovuto anche alla durata complessiva del massaggio.Ecco perché ho sempre scelto trattamenti di almeno 2 ore, per me la durata ideale.