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Una brutta esperienza

Racconti - 23/08/16 - Autore: Reverendo
Una brutta, bruttissima esperienza mi è capitata ieri. Una di quelle cose che cambiano la percezione del mondo attorno e la scala dei valori del piacere. Spiego, ma sono così amareggiato e arrabbiato. Ieri tardo pomeriggio vado a fare un massaggio in un negozio in zona Buenos Aires a Milano, qui tutto bene, esco felice, risalgo in macchina e … improvvisamente mi trovo spiaccicato sul finestrino un tesserino della Polizia Locale con un tizio in borghese che mi intima di scendere (mi girano sempre per la solerzia di questa gente che controlla i grattini scaduti).
Mi chiede i documenti e la ricevuta del massaggio. Azz... non ho chiesto la ricevuta, balbetto qualcosa tipo che l' ho lasciata dentro. Il tizio mi dice che ha visto dalle telecamere che non me la sono fatta fare (sono agitatissimo). Poi aggiunge che il posto è sotto osservazione per una operazione antidroga (?!?), sempre coi miei documenti in mano telefona dal cellulare a un altro tizio che chiama “comandante” e chiede se deve procedere con la perquisizione personale, della macchina e della mia abitazione. Mi chiede chi troverebbe a casa, moglie? Figli? – si – si – (panico).
Io spiego di essere del tutto estraneo alla situazione, vanto i miei trascorsi militari che hanno un certo peso con le forze dell’ordine di solito, attendo una loro verifica e si dicono al telefono che non risulto essere il soggetto che cercano (sollievo ma non capisco che sta succedendo o che succederà).
Mi dice che posso andare ma che devo stare attento a dove vado e che spera di non dovermi fermare più (respiro, ma ho le gambe molli) e infine mi dice che loro sono in 6 lì tutto attorno e che almeno una pizza posso offrigliela. Ecco, qui sospetto di brutto, ma non vedo l’ora di andarmene, sgancio un foglio beige (VU) e sparisco nel poco traffico. Non so se si sia trattato di vera Polizia Locale o se semplicemente mi hanno truffato, ma non ci ho dormito tutta la notte, oggi torno in zona e cerco il tipo, capelli brizzolati, un metro e 70, sui 40 anni, maglietta e borsino a tracolla, occhietti vispi chiari con un iphone 4 bianco col guscio rotto. Dovessi trovarlo, questo soggetto, oggi o in futuro, lontano dallo spavento e dalle emozioni di ieri mi farò ridare il maltolto oppure mi porterò a casa il suo femore sinistro.
Ma detto ciò mi preme fare una riflessione con voi.   
Oggi, il giorno dopo, mi resta dentro un senso di colpa che prima non avevo, vivevo i massaggi con gaia superficialità e gioia, tanto se fossero stati soddisfacenti o meno. Non vorrei essere pessimista oltre misura ma credo che non tornerà più quella leggerezza con cui affrontavo nuove esperienze alla ricerca di piacevoli emozioni. Sto pensando di allontanarmi da questo mondo dei massaggi e di sparire anche dal sito, dopo anni mi dispiace ma dopo questa brutta cosa che mi è successa …
 
Alla fine è un karma, non si può avere solo il lato positivo dalla vita, alla fine c’è sempre un conto da saldare.

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