E questo é il motivo per cui non mi ritengo più dipendente. Perché inutile girarci attorno e inutile anche soffrirne più di quanto non ne soffra già, il fatto é che vivo in una città in cui il sesso occasionale etero praticamente non esiste. In cui le donne da sole non escono, in cui le donne da sole non bevono, in cui le donne non ti invitano a casa loro, non ti fanno avances e le poche che ti fanno sono patetiche. In cui le donne il più delle volte nemmeno si fanno conoscere. Una città in cui entri in un bar e il pensiero "qui non succederà mai nulla" ti investe come un treno. Tavolini (sempre tavolini, solo tavolini) di persone che parlano di calcio, lavoro, libri, Netflix. Come si fa a non aver voglia di massaggi (o altro) quando alle tre di notte in un bar senti persone che parlano di Netflix?Sono stanco di colpevolizzarmi inutilmente, non serve a nulla e nemmeno lo reputo più giusto. I miei bisogni non sono nulla d'inaccettabile, non sono certo meno accettabili di una Milano che ha dinamiche quasi da India con una patina di glamour, con dei prezzi spropositati e delle pretese da capitale europea che definirle ridicole é un complimento.

E quindi cosa faccio? Frequento posti di chi ha radici altrove, aumento il tempo dedicato all'onanismo (specie dopo il caffé, prima di uscir la sera), cerco di contenere la spese in CM entro dei limiti più o meno ragionevoli (ad esempio Sabato 5 ho speso 3VU di prima mattina, e così mi sono imposto niente spese extra fino almeno a Giovedì 17). Soprattutto aspetto che riaprano le frontiere, purtroppo però viviamo tempi particolari di cui nemmeno si vede ancora la fine del tunnel. Ragione in più per mantenere la serenità e non addossarmi colpe non mie.

Un saluto a tutti.