Guida dell’autostoppista dei massaggi emozionali. - Massaggi a Milano

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Guida dell’autostoppista dei massaggi emozionali.

Relazioni umane - 03/05/23 - Autore: browser
Dopo qualche anno di intensa frequentazione, per motivi personali ho sospeso i massaggi. Probabilmente riprenderò in futuro.
Vorrei comunque lasciare delle considerazioni attorno a cosa mi hanno dato i massaggi finora. 

Per me, per voi, per chi mi ha scritto chiedendo consigli, per chi vuole contribuire, per chi vuole semplicemente leggere. E per i clienti novizi e le massaggiatrici novizie che si approcceranno ai massaggi…

Nel libro “The hitchhiker's guide to the galaxy / Guida intergalattica per autostoppisti” si narrano le avventure entusiasmanti ed improbabili, sballottato in giro per lo spazio-tempo a bordo di un'astronave, dell’unico uomo sopravvissuto alla distruzione della Terra. Un autostoppista intergalattico, appunto.
Per similitudine, ma con umiltà, vorrei scrivere qualcosa sui massaggi. In fondo siamo tutti degli autostoppisti dei massaggi in questo mondo.
 
Capisco che il tema è vasto ed un articolo è limitato. Cercherò di essere sintetico ma di avere uno sguardo a 360 gradi. Esperienze belle, ma anche ambigue od antipatiche. Lezioni apprese.
No nomi specifici in chiaro, ok l’iniziale. Qualche massaggiatrice e qualche cliente si ritroverà nell’iniziale, qualche altro/a lo sospetterà. Per tutti/e rispetto. 
 
Primo punto. Apprendere con umiltà.

Sono giunto ai massaggi una decina di anni fa, quasi per caso. Ci sono andato occasionalmente e non ne ho mai capito molto il senso fino a che A., massaggiatrice con occhi verdi magnetici ed aria mistica, che da 5/6 anni si è ritirata, non mi ha fatto un body massage intrigante … svegliando in me belle sensazioni. Alla fine del suo body massage lei ha preso le mie mani e le ha messe sui suoi fianchi e mi ha sussurrato “ora puoi provare tu …”. 
Allora formalmente non esisteva lo you&me, o non era a me noto, io non avevo mai massaggiato nessuna massaggiatrice. E’ stata un'esperienza elettrizzante. 
Quindi, primo punto, caro/a autostoppista dei massaggi: il massaggio emozionale non è qualcosa di standard ma nasconde un mondo di apprendimenti che possono essere vissuti da tutti. Ma è stato solo un primo step di iniziazione.

Secondo punto. Esplorare sempre.

In seguito, negli ultimi 5 anni direi, ho vinto un certo imbarazzo ed ho iniziato anch'io ad interagire e massaggiare meglio le massaggiatrici, imparando anche grazie ai loro suggerimenti. Ognuna mi ha insegnato qualcosa, es. come mettere l’olio con sensualità, come massaggiare l’interno coscia femminile che è una zona eroticamente molto sensibile e va trattata con cura, come baciare lievemente il retro del collo che favorisce l’intimità, ecc. Ed ho anche istruito io qualche massaggiatrice novizia.
Ho scoperto che a me rilassa/eccita/piace prendermi cura delle massaggiatrici in una forma così personale ed intima come il massaggio. Mi sembra di entrare in contatto con la loro anima ed il loro essere, oltre che con il loro corpo. E viceversa, mi ha detto più di una massaggiatrice.
Ma che stupidate dici …mi immagino qualcuno/a possa pensare! 
Ed invece no, secondo punto, caro/a autostoppista dei massaggi. Il massaggio emozionale non è una semplice azione e soddisfazione fisica. E’ esplorazione di sé e dell’altro/a. Poi ovviamente ci sono anche i momenti fisici hot ed a volte quelli superhot … sono cose che possono succedere in determinate situazioni, spesso in modo inatteso.
Andrei avanti per ore a massaggiare senza pensieri. L’ho anche fatto in occasione del compleanno di M., una massaggiatrice esperta ed estroversa, come regalo per lei.
E questo è un pensiero incoraggiante per tutti i clienti di buona volontà ed un invito alle massaggiatrici a far provare ai clienti a massaggiare: qualche vostro cliente magari tirerà fuori doti e sensazioni inattese per voi.

Terzo punto. Volare nonostante i limiti.

Bello il massaggio, bello tutto … ma siamo sempre in un rapporto commerciale. Vero! Questa è la cornice in cui ci si muove. Ma la mia esperienza è che non siamo totalmente definiti dal rapporto commerciale, anche se sempre, sia cliente sia massaggiatrice, devono badare al sodo ed al soldo. Spesso però si riesce ad instaurare un'intesa, un empatia, una complicità, una giocosità straordinarie, tenendo presente che fino a qualche ora prima, massaggiatrice e cliente, erano due perfetti sconosciuti. Ho gioito io stesso di un intesa inaspettata con la stessa M. citata sopra, poi con A. e la sua collega di studio V. e poi con altre, M., L., D., S. ed altre (non posso qui citarle tutte).
Non sono solo i soldi che ci determinano, seppure giochino un ruolo evidente. 
Sarò troppo sognatore? Possibile. 
Ma sono sicuro che almeno una volta, almeno un briciolo … tutti i clienti abbiano capito che nelle mani di una massaggiatrice top la relazione che si crea é straordinaria. 
Certo con qualcuna è stata una delusione. E viceversa sono sicuro di non stare simpatico a qualcun’altra. Ma con molte massaggiatrici, nella mia esperienza, ho visto passione, dedizione, vocazione reciproca a fianco alla sempre presente attenzione agli aspetti economici e di tempo. 
Me ne sono reso conto la prima volta che sono stato da A., anche lei adesso si è ritirata da un annetto. Mi massaggiava e percepiva le mie emozioni. Ed io viceversa. Sono stato avvolto dalla sua abilità e passione, un tutt'uno tra massaggio ed intrigo. Quella volta sono uscito sconvolto, pur non avendo superato i limiti noti nel finale. Non solo per quello che avevo ricevuto ma anche per quello che ero riuscito a dare.
Terzo punto quindi, caro/a autostoppista dei massaggi: siamo anime libere e … lasciamole volare queste anime. Nonostante i limiti imposti dal contesto. Lasciamoci sedurre e seduciamo ma non prefiggiamoci risultati. Poi qualche volta il volo ci porta in luoghi ed esperienze che neanche immaginavamo prima di iniziare. Ma non questo è il bello dei massaggi? 
Troppa poesia e poca concretezza, direte? No, a volte le forti emozioni arrivano ed a volte sono irresistibili. Ma in una cornice tra sogno e libertà sono anche più belli…e superano il dilemma dell'aspetto commerciale.

Quarto punto e poi basta. È il più delicato. Accettare le sfide.

Bella la seduzione, belli i finali, bello rivedersi, bello creare empatia. Ma non tutto va sempre liscio. Qualche massaggiatrice non è portata per i massaggi, ed in questo caso è un altro discorso. Anche qualche cliente non è portato per i massaggi e cerca da subito altri servizi, ed anche in questo caso è un altro discorso. 
Qualche massaggiatrice, anche esperta, a volte non è in giornata. Ed anche qualche cliente. E non sempre c’è intesa. Ed a volte basta un nonnulla per rovinare la giornata. La fiducia è difficile da guadagnare e facile da perdere. Non siamo perfetti. Ci vorrebbe un po’ di tolleranza da parte di tutti/e!
Quindi, quarto punto, caro/a autostoppista: questo è un mondo affascinante ma è pieno di sfide. Come in ogni relazione. Inclusa anche una certa dipendenza che si può generare, massaggiatrice e cliente. 
Ed è un mondo anche ambiguo e scivoloso.
Sono necessari riservatezza, rispetto, gestione realistica delle aspettative. Sono necessari anche attenzione e accortezza, ricordarsi che esistono i malintesi, il gossip insidioso, le scorciatoie, le pretese, le falsità. Ed esistono gli errori, anche i piccoli errori involontari possono avere effetti molto negativi. Esistono anche le fragilità, cliente e massaggiatrice, e tante altre cose che all'inizio, caro/a autostoppista, non si riescono ad immaginare. 
Se ti addentri in questo mondo sappi che potrai trovare inattese emozioni e soddisfazioni. Ma occorre saper accettare che il confine tra soddisfazione e delusione, tra dipendenza e libertà, è labile. 

Se sei arrivato a leggere fin qui, un grazie a te.

A tutti un Buon Viaggio!


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